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Stop a G2A e Kinguin: Ubisoft dice no alle chiavi ottenute dai rivenditori di terze parti

Written By Unknown on Rabu, 28 Januari 2015 | 23.15

Ubisoft ha disattivato un consistente numero di chiavi ottenute dai giocatori da siti di terze parti esterni a uPlay in maniera "irregolare" secondo il noto produttore di videogiochi. È un attacco a rivenditori come G2A e Kinguin, che approfittano dei costi inferiori dei giochi presso i mercati stranieri per offrire il software a prezzi aggressivi, più convenienti di quelli praticati sui vari Steam, Origin e uPlay.

G2A

I giocatori si sono visti improvvisamente bloccati i propri giochi e questo ha impedito loro di accedere al software regolarmente acquistato dal loro punto di vista. La cosa ha scatenato le polemiche sul forum di Ubisoft: tra i giochi coinvolti anche Far Cry 4, Assassin's Creed Unity e Watch Dogs.

Ubisoft fa capire che chiavi ottenute in questo modo non saranno più tollerate. Consiglia ai giocatori di rivolgersi al sito presso il quale hanno ottenuto la chiave per richiedere un rimborso.

"Regolarmente disattiviamo le chiavi che vengono ottenute e rivendute in maniera fraudolenta", si legge in un comunicato ufficiale diramato da Ubisoft. "In questo caso, stiamo studiando l'origine della frode e aggiorneremo i clienti non appena avremo ulteriori informazioni da condividere. Consigliamo ai clienti di contattare il rivenditore dal quale hanno acquistato la chiave".

Un comunicato abbastanza fumoso, che non fa chiarezza sulle reali motivazioni che hanno portato all'intervento. Sembra nascondere, appunto, la necessità più grande di mettere il bastone tra le ruote ai rivenditori che riescono a praticare prezzi sensibilmente più bassi rispetto a quelli ufficiali.

G2A ha prontamente risposto con un comunicato pubblicato su Facebook: "Come sapete, sono stati rimossi certi giochi comprati indirettamente da un fornitore. G2A.COM non è in alcun caso responsabile di nessuna di queste procedure. Ad ogni modo, siamo consapevoli del problema e faremo il possibile per risolverlo". Alla stregua di eBay, infatti, G2A funge da mediatore fra questi "fornitori di chiavi" e l'utente finale. E in questo caso sembra scaricare la responsabilità di quanto avvenuto sul fornitore, che avrebbe usato un metodo di pagamento non riconosciuto da Ubisoft.

"Per gli utenti che hanno realizzato transazioni senza G2A Shield, indagheremo sulle eventuali responsabilità del fornitore circa la disattivazione delle chiavi. Se fosse così, questi utenti riceveranno un rimborso. Chi ha invece usato G2A Shield, invece, riceverà il prima possibile un nuovo codice o gli sarà restituito il proprio denaro".

"G2A.COM farà il possibile affinché quanto avvenuto non si ripeterà di nuovo ed escluderà i fornitori responsabili di incidenti come questo". G2A Shield è un servizio opzionale che il sito fornisce a chi paga un supplemento. Garantisce che le chiavi siano effettivamente valide e fornisce ulteriore supporto qualora si verifichino casi come quello di cui stiamo parlando.

Siti web come G2A e Kinguin sono in grado di vendere i giochi a prezzi largamente convenienti, il che ovviamente non piace ai titolari dei servizi online sui quali poi quei giochi vengono usati. Finora i rivenditori di terze parti sono stati tollerati, anche se occasionalmente sono già stati attaccati dai fornitori di servizi online, come Devolver Digital. Quest'ultimo, già a maggio, aveva cancellato alcune chiavi ottenute tramite G2A.

Sembra, quindi, che i produttori come Ubisoft e Valve siano adesso intenzionati a disincentivare queste pratiche consolidate. Proprio per limitare il fenomeno Valve aveva cambiato le regole sullo scambio dei giochi su Steam a dicembre. Sia Valve che Ubisoft hanno notato che i rivenditori di terze parti hanno acquistato i giochi sui rispettivi servizi online tramite metodi di pagamento non accettati, con l'obiettivo appunto di rivendere le chiavi a prezzi convenienti.


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YouTube sceglie HTML5 di default, Flash non più l'opzione predefinita

YouTube ha annunciato ufficialmente il passaggio allo standard HTML5 per il video player utilizzato in via predefinita sul servizio. Introdotta quattro anni fa, la più moderna variante in HTML5 veniva proposta fino ad oggi solo come alternativa alla più tradizionale e pesante in Flash per via della mancanza del supporto all'Adaptive Bitrate (ABR).

La società, proprietà di Google, sottolinea di aver collaborato con gli sviluppatori di browser e con la community per garantire la migliore esperienza d'uso possibile agli utenti, spingendo sul supporto all'ABR per permettere la riproduzione dei video con un minor periodo di tempo richiesto per il buffering, soprattutto per i contenuti in diretta.

Con l'Adaptive Bitrate, YouTube può adesso utilizzare le MediaSource Extensions in modo da riprodurre in maniera fluida contenuti in diretta streaming adattando la qualità delle immagini alla connessione in uso. Questo sarà possibile su una vasta serie di dispositivi differenti, come i PC, le console di ultima generazione e Chromecast.

HTML5 supporta inoltre il codec VP9, specifica YouTube, che consente di risparmiare banda per ridurre i tempi di caricamento e le dimensioni dei file sui server. Lo standard permette inoltre una serie di vantaggi aggiuntivi rispetto al vecchio player in Flash, oltre che sul piano delle performance anche su quello della sicurezza delle comunicazioni.

Insomma, HTML5 dà un'altra spallata a Flash, con YouTube che, dopo Netflix e Vimeo e produttori come Microsoft e Apple, dà la preferenza allo standard HTML piuttosto che alla tecnologia di Adobe. Il passaggio di YouTube ad HTML5 di default è un altro passo verso un progressivo declino di Flash? Probabile, soprattutto considerando che la fruizione di contenuti via internet va oggi oltre l'uso del PC.

Il flash è considerato troppo pesante per la riproduzione di contenuti multimediali in tutti quei dispositivi che si stanno diffondendo negli ultimi periodi. Internet è arrivato nei telefoni cellulari, che hanno scelto nel tempo lo standard HTML5, e negli ultimi tempi sta diventando una caratteristica imprescindibile delle Smart TV. La nuova manovra di YouTube è da considerarsi in quest'ottica, con l'implicita ammissione che Flash non è, ad oggi, la migliore soluzione per lo streaming di contenuti multimediali per le diverse tipologie di hardware in commercio.

Potete trovare maggiori informazioni (in inglese) sui benefici del passaggio ad HTML5 a questo indirizzo.


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I tecnici Ford usano Forza 6 per mostrare i dettagli della nuova Ford GT

Manca ancora molto prima di poter vedere la nuova Ford GT sulle strade, ma i tecnici Ford hanno trovato un modo per mostrarla prima del tempo. Ciò è possibile grazie alla partnership con Microsoft e grazie al nuovo trailer di Forza Motorsport 6, riportato in questa stessa pagina.

La nuova Ford GT, infatti, è stata annunciata insieme al prossimo simulatore di guida per Xbox One durante il Salone dell'automobile di Detroit. Comparirà sulla copertina del gioco e sarà possibile provarla in anteprima grazie allo stesso Forza 6.

Nel video pubblicato da Microsoft, i progettisti di Ford dettagliano le caratteristiche del telaio, progettato per ottenere allo stesso tempo la massima rigidità e la massima leggerezza possibili, e parlano delle sfide nello sviluppo di un veicolo avveniristico come questo. Mostrano alcuni prototipi di Ford GT scartati durante la fase di sviluppo e tutti i particolari degli interni e degli esterni, servendosi appunto di Forza Motorsport 6.

La nuova Ford GT potrà essere acquistata (da pochissimi fortunati, ovviamente) a partire dal 2016, mentre Forza 6, benché non ci sia una ancora data di rilascio ufficiale, dovrebbe arrivare nella prossima stagione natalizia. All'E3 di Los Angeles se ne saprà di più.


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Firefox Portable

scheda aggiornata 2 ore fa

Portable Firefox è un applicativo espressamente pensato per essere caricato su una memory card in modo da rendere sempre disponibili le preferenze personali o le proprie extension anche utilizzando sistemi Windows altrui.

Sulla memoria USB o su qualsiasi altro dispositivo di storage mobile viene caricata una cartella contenente i files necessari al corretto funzionamento di Firefox, una cartella contenente il proprio "profilo utente" e gli eventuali plug in.


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Con il browser Project Spartan ci saranno le estensioni

"Project Spartan" è uno degli argomenti in grado di attirare maggior attenzione: per Microsoft lo sviluppo di un nuovo browser web è un progetto importante, soprattutto perché crea un punto di discontinuità con un passato dominato da Internet Explorer.

Il nuovo browser web verrà introdotto in Windows 10 e per il momento, pare, non sarà disponibile sui sistemi operativi precedenti. In merito a questa notizia ci sono però anche rumors discordanti secondo i quali Spartan potrebbe essere sviluppato in futuro anche per altre piattaforme mobile, oltre ovviamente a Windows 10 Mobile Preview.

Il team di sviluppo attraverso l'account Twitter ufficiale ha fatto sapere di essere al lavoro per integrare in Spartan le estensioni. Non si sa di più, ma si suppone che questi elementi aggiuntivi del browser vengano integrati con modalità differenti dal passato e con una soluzione più simile a quanto previsto da Google con le estensioni per Chrome.

E alcune indiscrezioni suggeriscono addirittura che uno degli obiettivi di Spartan sia proprio quello di permettere un facile utilizzo delle estensioni di Chrome anche su Spartan. Ciò non avverrebbe in modo diretto ma attraverso un processo semplice di porting del codice. Sia chiaro: siamo nel campo delle ipotesi basate ben pochi elementi.

L'unico elemento certo e confermato è che con "Project Spartan" saranno disponibili estensioni. Le modalità e le tempistiche sono ancora tutte da definire.


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Apple Watch, nuovi dettagli sulla data di lancio da Tim Cook

Nel corso della nottata Apple ha ufficialmente rilasciato i risultati finanziari ottenuti nell'ultimo trimestre del 2014. La compagnia californiana avrebbe distribuito l'incredibile cifra di 74,5 milioni di iPhone e come conseguenza ha fatto registrare dei guadagni record; grazie soprattutto al grande apporto fornito dai nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus.

Le informazioni riguardo la situazione economica del colosso della mela morsicata sono sicuramente interessanti, specie per quanto riguarda analisti, economi e investitori ma ai consumatori sono sicuramente altre le notizie che interessano maggiormente. Proprio a questo proposito, Tim Cook, CEO dell'azienda di Cupertino, ha rivelato ieri qualcosa di interessante anche per quanto riguarda il primo smartwatch della mela, ovvero Apple Watch.

Annunciato in occasione dell'evento che per la prima volta ha fatto conoscere al pubbilco anche i nuovi iPhone, Apple Watch è poi in parte scomparso dalle scene per fare il brusco ritorno sulle bocche di tutti proprio in queste ore. Fino ad oggi l'unica informazione che avevamo a disposizione chiedendoci quando sarebbe stato finalmente lanciato sul mercato l'orologio smart di Apple indicava molto genericamente l'inzio del 2015.

Ancora non abbiamo un data specifica ma nel corso della serata di ieri Cook ha comunque dichiarato che lo sviluppo di Apple Watch procede in perfetta sincronia con le previsioni e i primi esemplari dovrebbero essere distribuiti a partire dal mese di Aprile. Sfortunatamente, come accaduto fino ad oggi per la data di lancio, restano ancora sconosciute le informazioni riguardanti il prezzo e la durata della batteria.


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Samsung Z1 ufficiale: lo smartphone Tizen è finalmente realtà

Written By Unknown on Rabu, 14 Januari 2015 | 23.15

Con Samsung Z posticipato e lasciato nel dimenticatoio sembrava che l'avventura dei coreani nel nuovo mondo di Tizen fosse confinata agli smartwatch e ai televisori. E invece, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato il nuovo annuncio della società che mostra per la prima volta al pubblico il nuovo Samsung Z1, smartphone di fascia bassa caratterizzato dalla presenza di Tizen 2.3 come sistema operativo.

Samsung Z1Samsung Z1

Le specifiche tecniche non fanno di certo impazzire: il cuore dello smartphone è un processore dual-core da 1,2GHz (Qualcomm Snapdragon 200?) con 768 MB di RAM e che darà vita a un display PLS da 4" a risoluzione WVGA (800x480). Le fotocamere sono da 3,1 e 0,3 megapixel mentre chiudono la lista delle specifiche tecniche i 4GB di storage integrato espandibili via microSD e una batteria da 1.500mAh. Il tutto al corrispettivo di circa 90$ e solo, almeno attualmente, per il mercato indiano.

Nonostante le caratteristiche hardware di basso livello, Samsung punta molto sulle performance reali del dispositivo. Grazie alla leggerezza di Tizen, secondo il produttore, lo smartphone si avvia in tempi rapidi, offre prestazioni ottimali in navigazione web e un'autonomia operativa di 8 ore in chiamata e 7 ore continuate di riproduzione video. La durata della batteria può essere ulteriormente prolungata attraverso la modalità Ultra Power Saving Mode che abbiamo già visto su altri dispositivi Samsung con Android.

Con l'acquisto di Z1 viene offerto, inoltre, l'accesso gratuito a musica ed alcuni film di Bollywood in streaming. Samsung Z1 è pensato per il mercato indiano e difficilmente varcherà i confini del continente asiatico, tuttavia sarà da vedere se i potenziali clienti indiani preferiranno Bollywood e Tizen ad un ecosistema consolidato quale è Android One. Il nuovo smartphone si va ad insediare in una fascia di mercato già occupata da Google, in cui quest'ultima offre una piattaforma già matura e con oltre un milione di applicazioni scaricabili e compatibili.

Samsung Z1 Specifiche Tecniche

La notizia però è di quelle importanti: Tizen, quello che Samsung potrebbe utilizzare per stabilire il definitivo abbandono di Google, è finalmente un sistema operativo per smartphone. Al momento non è però possibile trarre conclusioni, anche perché un distacco fra le due società appare una possibilità ad oggi ancora molto, troppo lontana.


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Gli iPhone superano Nikon su Flickr, Apple secondo brand del servizio

Apple ha più volte promosso il suo smartphone come una fotocamera estremamente tascabile e semplice da usare. Nonostante faccia uso di un sensore da 8 megapixel, troppo pochi per le più tradizionali "ragioni di marketing", l'ultima generazione di iPhone riesce a sfornare scatti di buona qualità senza richiedere chissà quali competenze fotografiche.

Non sorprende pertanto che, anche soprattutto grazie alla sua capillare diffusione sul mercato degli smartphone di fascia alta, il melafonino abbia raggiunto la seconda posizione assoluta su Flickr, il social network di condivisione fotografica.

Flickr, statistiche del 2014

Nel 2014, gli iPhone hanno raggiunto e superato Nikon e Sony, produttori di apparecchi di ben altro blasone nell'ambito fotografico, e sono alla rincorsa di Canon, che rimane il marchio più apprezzato su Flickr. Nella classifica compare anche Samsung, con una percentuale di presenze sul social network in forte crescita rispetto all'anno precedente. I marchi apparsi nelle prime cinque posizioni rimangono invariati, tuttavia cambiano le posizioni con un buon aumento di quote per i produttori di dispositivi mobile.

La qualità degli scatti degli smartphone di fascia alta è cresciuta vertiginosamente negli ultimi anni, a tal punto che in alcuni casi l'unico elemento di differenziazione fra una fotocamera punta-e-scatta di fascia bassa e un dispositivo mobile di fascia alta è relativo alla presenza di uno zoom ottico (e forse anche quel limite potrebbe essere abbattuto ben presto). Molti smartphone top di gamma dispongono ormai di stabilizzazione ottica dell'immagine, di gestione fine del flash, di controlli manuali estesi e di possibilità avanzate di post-produzione, caratteristiche più che sufficienti per l'appassionato di fotografia non troppo esperto.

Stando ai dati di Flickr relativi al 2014, Apple occupa le prime quattro posizioni nella graduatoria delle "mobile camera", ovvero dei dispositivi mobile con fotocamera integrata. Seguono due modelli di Samsung Galaxy S, mentre in nona posizione troviamo HTC One, dietro ai tablet della Mela. Si tratta, questo, di un errore nelle statistiche del social network, che continua a racchiudere - come l'anno precedente - tutti i modelli di iPad da 9,7" in un'unica voce, creando un confronto sleale fra i vari modelli presenti delle diverse generazioni.

Nel corso del 2014 sono stati 100 milioni gli utenti che hanno pubblicato almeno una fotografia su Flickr, mentre le immagini caricate sul servizio sono state oltre 10 miliardi. Il 13,4% sono state scattate da una macchina fotografica Canon, seguita da Apple (9,6%), Nikon (9,3%) e Samsung (5,6%). Lo smartphone più diffuso è l'iPhone 5 (10,6%), seguito da altri modelli meno recenti (nell'ordine 4S, 4 e 5C). Galaxy S3 ed S5, rispettivamente in quinta e sesta posizione, raggiungono complessivamente quota 2,3%.


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Al via la closed beta di Heroes of the Storm, il nuovo MOBA di Blizzard

Blizzard ha annunciato l'inizio della closed beta nelle Americhe e in Europa di Heroes of the Storm, il suo gioco online free-to-play di combattimento a squadre con gli eroi più famosi provenienti da oltre 20 anni di storia dei giochi Blizzard.

Heroes of the Storm

Insieme al lancio di oggi, arriva anche un nuovo campo di battaglia, un nuovo eroe, la modalità gioco Classificato e altro ancora. I giocatori possono iscriversi per avere la possibilità di partecipare al beta test su Battle.net, o dalle impostazioni del profilo beta sulla pagina di gestione dell'account Battle.net.

Il nuovo campo di battaglia si chiama Tempio Celeste e corrisponde a uno scenario desertico nel quale i giocatori dovranno combattere per il controllo di antichi templi che, una volta catturati, proiettano devastanti raggi d'energia verso le strutture nemiche.

Il nuovo eroe, invece, è Thrall, Capoguerra dell'Orda, assassino da mischia unitosi al Nexus che vanta tremende abilità come Catena di Fulmini, Furia del Vento e Terremoto. La nuova modalità classificata Lega Eroi permette, invece, ai giocatori di livello 30 e che possiedono più di 10 eroi di mettersi in coda, da soli o in gruppo, per affrontare in partite competitive classificate altri giocatori di simile abilità. Nella modalità Draft, poi, sarà possibile comporre una squadra competitiva, contrastando le scelte degli eroi avversari, per conquistare gli obiettivi dei campi di battaglia. Altri dettagli sulla closed beta e sui suoi contenuti si trovano qui.

In Heroes of the Storm i giocatori prendono il controllo dei personaggi provenienti dagli universi di Warcraft, StarCraft e Diablo, unendosi ai loro amici per combattere online contro altre squadre. Nelle profondità del Nexus, una distorsione dimensionale dove mondi provenienti da tutto lo spaziotempo si scontrano, si può combattere su 6 campi di battaglia con obiettivi multipli e con 32 eroi personalizzabili con diversi modelli e cavalcature disponibili. Ma Hots sarà costantemente aggiornato da Blizzard sia in termini di campi di battaglia che di eroi.


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Sony valuta la possibilità di cedere le divisioni TV e mobile phone

La giapponese Sony sembra fermamente intenzionata a valutare la possibilità di cedere le divisioni che si occupano delle attività legate ai televisori e ai telefoni cellulari. Si tratterebbe di una misura ipotizzata dal CEO Kazuo Hirai per rettificare le previsioni di perdita di 230 miliardi di yen dell'anno fiscale, pari a 1,9 miliardi di dollari.

Sebbene Hirai sia riuscito a condurre con successo alcune mosse nel contesto del piano strategico di riforma della compagnia, pare che il CEO stia considerando di operare cambiamenti ancora più significativi. Conversando con un gruppo di giornalisti al CES, Hirai ha ammesso che il suo piano ha funzionato per alcuni aspetti e meno per altri.

"L'elettronica in generale, assieme con l'intrattenimento e la parte finanziaria continueranno ad essere attività importanti, ma all'interno di esse ci sono alcune operazioni che devono essere condotte con cautela e che potrebbero riguardare i televisori o il mobile" ha dichiarato il CEO di Sony.

Lo scorso anno la compagnia ha ammesso di aver tentato una riduzione della gamma di smartphone e televisori allo scopo di tagliare costi e incrementare margini di profitto. Negli ultimi risultati trimestrali Sony ha registrato una perdita complessiva di 1,2 miliardi di dollari, la maggior parte dovuta proprio al segmento mobile. Contemporaneamente, però, i risultati dei servizi della divisione games & network hanno mostrato una crescita nelle vendite, anno su anno, di 2,8 miliardi di dollari grazie a PlayStation 4, con un utile operativo di 200 milioni di dollari invece di perdite di 39 milioni come accaduto nell'anno precedente.

Non è la prima volta che Sony decide di sbarazzarsi di una divisione con risultati non soddisfacenti: lo scorso anno l'unità PC ed il brand VAIO sono stati ceduti a Japan Industrial Partner con un'operazione che ha fruttato 490 milioni di dollari. Già allora la compagnia ha ipotizzato la possibilità di cedere anche le attività riguardanti i televisori, un'ipotesi che acquista quindi maggior consistenza dato lo stato di salute delle sue finanze.


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