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Bloodborne, un nuovo trailer pieno di nemici

Written By Unknown on Rabu, 29 Oktober 2014 | 23.15

Sony ha rilasciato un trailer nuovo di zecca per Bloodborne, il suo imminente titolo in esclusiva per PS4, sviluppato da From Software, già autori di Demon's Souls e Dark Souls.

Il trailer mostra alcune sequenze in-game notevoli dal punto di vista visivo, che sicuramente sembreranno familiari ai fan dei precedenti titoli di From Software, e ci preannuncia che dovremo affrontare nemici micidiali. E conoscendo le caratteristiche dei titoli già menzionati, c'è da scommettere che saranno tutti difficili da sconfiggere, non importa quanto grandi o piccoli essi siano.

Bloodborne è previsto in esclusiva su PS4 per il 6 febbraio 2015.


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Apple, nel 2014 è cresciuta la spesa per acquisizioni e ricerca

Apple ha consegnato alla Securities and Exchange Commission il rapporto 10-K, ovvero quello che riassume le attività e l'andamento finanziario della compagnia per l'anno fiscale 2014. All'interno della documentazione spiccano tra le molte informazioni disponibili alcuni dettagli relativi alle acquisizioni e alle attività di ricerca dell'azienda di Cupertino.

Nel corso dell'anno fiscale 2014 la compagnia ha incrementato le spese per le acquisizioni, anche escludendo il faraonico esborso di 3 miliardi di dollari per Beats, acquisita lo scorso mese di maggio: Apple indica infatti una spesa per acquisizioni di 957 milioni di dollari per il 2014, in netta crescita rispetto ai 496 milioni di dollari spesi nel corso dell'anno fiscale 2013.

Molto interessante è inoltre l'andamento della spesa per le attività di ricerca e sviluppo negli ultimi 3 anni: Apple ha infatti stanziato sempre più risorse per questa parte delle proprie attività passando dai 3,4 miliardi del 2012 ai 4,5 miliardi del 2013 fino ai 6 miliardi di dollari spesi nell'anno fiscale 2014.

Cresce anche la forza lavoro di Apple, che passa dagli 80,3 mila dipendenti "full-time equivalent" dello scorso anno a 92,6 mila del 2014. 42 mila impiegati sono al lavoro nella divisione retail, con oltre la metà della forza lavoro totale che opera nella divisione corporate. La Mela dispone inoltre di altri 4400 tra contrattisti ed impiegati temporanei "full-time equivalent".

Apple dispone ora di una liquidità di oltre 155 miliardi di dollari, una parte dei quali continuerà ad essere usata per il pagamento dei dividendi futuri e per il prosieguo del programma di riacquisto delle azioni che sarà completato entro la fine del mese di dicembre 2015.


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Xiaomi è il terzo produttore di smartphone al mondo

Xiaomi punta Apple nella sua rincorsa nel mercato degli smartphone. Il produttore cinese era conosciuto nel 2010 esclusivamente in qualità di sviluppatore di MIUI, uno dei firmware divenuti più popolari per i dispositivi Android. L'anno successivo, Xiaomi entrava nel mercato hardware degli smartphone, e sono stati necessari solo tre anni per raggiungere il podio fra i nomi più influenti a livello globale.

Stando alle stime di mercato di HIS iSuppli, Xiaomi ha venduto 19 milioni di smartphone nel terzo trimestre 2014, raggiungendo la terza posizione ai danni di Huawei (16,8 milioni nel Q3 2014). Dietro a Xiaomi troviamo anche Lenovo ed LG, anch'essi in crescita, ma comunque ancora dietro rispetto a Xiaomi. Su base annuale quest'ultima ha mostrato una crescita impressionante nel corso del tempo.

Xiaomi riusciva a vendere 5,7 milioni di smartphone nell'intero 2012, mentre nel 2013 la cifra saliva a 18,7 milioni. Un numero che la società è riuscita a superare negli scorsi mesi in un solo trimestre, con una crescita evidente anche su base trimestrale. Nel Q1 del 2014 Xiaomi è riuscita a vendere 11 milioni di smartphone, nel secondo trimestre 15,1 milioni.

Parte del merito della crescita è relativo al raggiungimento di nuovi mercati, come quello di Hong Kong, Singapore ed India, tuttavia nel secondo trimestre 2014 ben 14,6 milioni di unità sono state vendute in Cina, una parte ben consistente delle vendite complessive in tutto il mondo (15,1 milioni). Il grosso del successo di Xiaomi è ottenuto ancora oggi in madrepatria, elemento che determina un potenziale di crescita ancora enorme per il produttore cinese.


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WinZip

scheda aggiornata 1 ora fa

Famosissima utility la cui funzione principale è quella di comprimere il più possibile un file o un insieme di essi (creando un cosidetto "archivio"). L'utilizzo di un software di compressione è estremamente consigliabile per ottimizzare lo spazio su disco e per ridurre i tempi di trasmissione via internet. Oltre a queste funzioni base, winzip è in grado di gestire alcune opzioni avanzate, quali ad esempio: password, crittografia, diversi formati di compressione.

Questa release introduce la funzione ZipSend per l'invio di file di grandi dimensioni attraverso un servizio web-based.

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Con Windows 10 nuove modalità di migrazione per le aziende

Con Windows 10 Microsoft preannuncia nuove modalità di aggiornamento e di upgrade sfruttabili da chi già dispone di un PC con sistema operativo Windows 7 o Windows 8. L'obiettivo di Microsoft per queste specifiche funzionalità è rivolto alle aziende e a quelle realtà che vedono la migrazione da un sistema operativo all'altro come un grosso ostacolo.

La novità consiste in un nuovo modo di gestire la migrazione basato su un processo gestito dal PC stesso, nel quali dati e applicazioni vengono migrati in modo automatico sul nuovo sistema operativo. Rispetto alle soluzioni attuali basate sulla distribuzione di immagini di installazione preconfezionate ci dovrebbe essere una maggior flessibilità e possibilità di personalizzazione.

Oltre alla migrazione dei dati e delle applicazioni il nuovo processo che Microsoft sta sviluppando prevede anche il ripristino delle configurazioni di sistema relative a Wi-Fi, VPN e profili email.

Per Microsoft una grossa sfida è ovviamente rappresentata dal dover garantire compatibilità tra il nuovo sistema operativo e la moltitudine di applicazioni disponibili sul mercato. Sul fronte invece dei requisiti hardware la situazione è più semplice, infatti, è ormai noto che Windows 10 possa essere utilizzato su sistemi che precedentemente avevano Windows 7 quale sistema operativo.

I nuovi strumenti di migrazione rappresentano un'alternativa rispetto alle soluzioni attuali. Microsoft su questo punto è stata chiara confermando anche per il futuro il supporto a System Center Configuration, Assessment and Deployment Kit (ADK) e Microsoft Deployment Toolkit (MDT).


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Sandboxie

Written By Unknown on Rabu, 15 Oktober 2014 | 23.14

scheda aggiornata 1 ora fa

Sandboxie è un'utility che permette di eseguire applicazioni sul proprio PC all'interno di un'area sicura: eventuali file scaricati e modificati durante l'esecuzione di questa utility non andranno a influire sul sistema. L'utente avrà poi la facoltà di decidere se utilizzare eventuali file scaricati e modificati e solo in quel caso i dati verranno trasferiti in un'area comunemente raggiungibile del disco.


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Rilasciato Unreal Engine 4.5

La versione 4.5 di Unreal Engine include funzionalità attese come animation retargeting, reload automatico in C++, generazione di mappe luce UV e video texture in streaming. Ma le novità più significative sono le soft shadow di tipo real-time ray traced e lo screen-space subsurface scattering, insieme alle occlusioni speculari. Il nuovo effetto di subsurface scattering, in particolare, consente di avere superfici dei materiali più realistiche.

Ray traced soft shadows

Quanto alle nuove soft shadow, si tratta di un nuovo metodo di gestione delle ombre dinamiche che funziona tracciando un raggio dalle mesh fino alla fonte di illuminazione. Questo permette di avere delle aree con soft shadow con zone di contatto tra di loro morbide. Rispetto alle tradizionali Cascaded shadow maps (CSM) le ombre ray-traced possono essere calcolate su distanze maggiori. Unreal Engine 4.5 consente anche di gestire le ombre vicine al punto di osservazione con CSM e quelle lontane con il sistema ray-traced in modo da coniungare i vantaggi di entrambi gli approcci. Le seconde infatti vengono generate dalla GPU più velocemente del 20/30%.

Sullo stesso principio è basato anche il nuovo effetto di occlusione speculare, con miglioramenti evidenti nelle seguenti immagini.

Originale

Con Occlusione Speculare

Epic promette un supporto ancora migliore alle console e ai dispositivi portatili, con centinaia di miglioramenti che agevoleranno per i giochi online il passaggio dei test di certificazione delle console. Inoltre, Unreal Motion Graphics consentirà agli sviluppatori di creare con più facilità le interfacce utente dei giochi.

A sinistra senza Subsurface Scattering, a destra con Screen-space Subsurface Scattering

Questa versione contiene anche un gran numero di miglioramenti all'usabilità e renderà più semplice l'apprendimento grazie a un nuovo sistema di tutorial e a nuovi modelli di comportamento per i veicoli e per gli sparatutto. "La nostra appassionata community di sviluppatori troverà in questa versione più di 40 nuove caratteristiche", dice Epic.

Di seguito potete vedere nel dettaglio le novità dell'Unreal Engine 4.5 con i filmati presenti in questa pagina, mentre per la documentazione completa recatevi a questo indirizzo.


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L'1% dei mobile gamer è responsabile del 29% della spesa complessiva

Everyplay è una divisione di Unity Technologies, la famosa software house responsabile dell'omonimo motore grafico. Ha appena annunciato i risultati di una sua indagine che ha coinvolto circa 3 mila giocatori residenti negli Stati Uniti e che spesso usano terminali Android e iOS.

Secondo l'indagine Everyplay coloro che spendono di più sono anche coloro che entrano in contatto con le novità tramite passaparola o video promozionali. Ha inoltre rilevato che questi giocatori sono più propensi alla condivisione sociale dell'esperienza videoludica.

Il rapporto dice che in media i mobile gamer giocano più di due titoli al mese e spendono 4 dollari ogni 30 giorni. Ma c'è un gruppo più piccolo che arriva a spendere fra 20 e 50 dollari al mese. Si tratta di giocatori che sono motivati dalla competitività promossa dai giochi.

"La condivisione di video tramite dispositivo mobile rappresenta una grande opportunità per gli sviluppatori di videogiochi per aumentare la discovery dei propri titoli, e anche per attirare i giocatori che spendono di più e che sono più propensi a condividere la propria esperienza videoludica. Crediamo che il video sharing continuerà a crescere. I risultati del nostro rapporto aiuteranno gli sviluppatori a dare priorità a quelle feature che incentivano la viralità e la ritenzione attraverso i canali di social media già esistenti", ha dichiarato Jussi Laakkonen, vice-presidente esecutivo di Everyplay.

Circa il 10% dei giocatori spende oltre 10 dollari al mese, e questo gruppo incide per circa i due terzi delle entrate che si hanno nel settore dei mobile game. Chi supera le 10 ore di gioco settimanali, inoltre, spende più di tre volte rispetto alla media. Gli utenti di iOS, poi, tendono a spendere di più rispetto ai "colleghi" dotati di terminale Android.

I giocatori di età compresa fra 35 e 44 anni spendono in media $6.07, mentre coloro che hanno tra 18 e 24 spendono $3.73. Gli uomini contribuiscono per $5.63 mensili e le donne per $3.49.

Naturalmente si tratta di un'indagine mirata, perché Everyplay è la divisione di Unity che si occupa di tecnologie di mobile sharing.

Secondo le ultime indagini AppLift e Newzoo, il mobile gaming è destinato a raddoppiare le sue vendite dagli attuali 17,5 miliardi di dollari ai 35,4 miliardi di dollari del 2017.

Everyplay


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Primi prezzi di Nexus 6 e 9 indicano che l'era dei Nexus economici è finita

Google dovrebbe togliere i veli dai nuovi Nexus in serata. I due dispositivi, decisamente attesi dagli affezionati dei Pure Google, dovrebbero coprire due fasce di prodotto e di mercato ancora inesplorate dal colosso di Mountain View. Negli scorsi minuti sono apparsi online i listini di un rivenditore tedesco, che mostrano il prezzo di Nexus 6 e quello di Nexus 9.

Si tratta di indiscrezioni che lascerebbero un po' con l'amaro in bocca se venissero confermate. In base ai nuovi listini si potrebbe dire, infatti, che l'epoca dei Nexus come terminali economici è finita. Motorola Nexus 6 potrebbe costare 569€, in versione base da 32GB, per arrivare a 649€ in versione top di gamma da 64GB di storage integrato.

Motorola Nexus 6, prezzo

Si tratta di cifre enormemente superiori rispetto a quelle di Nexus 5 al giorno del lancio, che veniva proposto dallo stesso rivenditore tedesco a 399€ in versione base, 50 in più del listino di Google Play Dispositivi. I nuovi Nexus 6 avrebbero un prezzo di listino inferiore rispetto ai top di gamma dei produttori più blasonati, è vero, ma siamo abituati a ben altro da Google.

La novità potrebbe confermare alcune voci che circolano da giorni, per cui Nexus 5 continuerà ad essere proposto ufficialmente sullo store di Mountain View, e non verrà cassato per il nuovo modello. In questo modo è possibile attendersi due esiti: Nexus 5 verrà rimpolpato con caratteristiche tecniche più moderne (fra cui una richiestissima fotocamera posteriore aggiornata), oppure verrà venduto lo stesso modello dell'anno scorso, con la promessa di un supporto software prolungato per più di diciotto mesi.

Il leak mostra anche i prezzi del nuovo tablet di Google, Nexus 9. Si parte da 399€ per la versione da 16GB senza modulo per la connettività cellulare, per arrivare a 569€ per la variante da 32GB con LTE. In mezzo, una versione da 489€, da 32GB e solo Wi-Fi. Lo smartphone e il tablet saranno proposti inizialmente sia in bianco che in nero.

HTC Nexus 9, prezzo

Ricordiamo che i prezzi espressi nella pagina rappresentano al momento solamente una speculazione e non sono stati ufficializzati da nessuna delle società coinvolte. Restiamo nella speranza di ricevere informazioni differenti in serata, o quando i dispositivi saranno finalmente pubblici.

Potete trovare ulteriori informazioni su Motorola Nexus 6 in questa pagina, mentre qui abbiamo mostrato alcune immagini e render del dispositivo. A questo indirizzo, invece, trovate dettagli e foto di HTC Nexus 9.


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Nuovo record trimestrale di Intel dà speranza al mercato PC

Una leggera ripresa del mercato PC si palesa nei risultati finanziari di Intel, di tutto rispetto nel terzo trimestre 2014. Il produttore di Santa Clara ha fatto registrare un fatturato di 14,6 miliardi di dollari, in aumento dell'8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con una crescita quantificabile in 1,1 miliardi di dollari.

Per la prima volta nella storia, inoltre, Intel ha distribuito più di 100 milioni di microprocessori nell'arco di un solo trimestre. Nel report finanziario della società si leggono buone notizie per la divisione PC Client, che da sola ha generato 9,2 miliardi di dollari di fatturato (in aumento del 9% rispetto all'anno scorso), mentre paradossalmente Intel non riesce a sfruttare il crescente interesse maturato dall'utenza nei confronti delle tecnologie mobile.

La divisione Mobile and Communications ha di fatto realizzato una perdita di più di 1 miliardo di dollari nello stesso trimestre. I numeri sono comunque decisamente positivi nel complesso: Intel è riuscita ad avere utili per 3,3 miliardi di dollari, con un guadagno di 0,66 dollari per azione. Il produttore di Santa Clara ha generato circa 5,7 miliardi di dollari in liquidità dalle proprie operazioni, ha pagato dividendi per un valore di 1,1 miliardi di dollari e ha impiegato 4,2 miliardi di dollari per riacquistare 122 milioni delle proprie azioni.

"Siamo soddisfatti dei progressi realizzati dalla nostra azienda", ha dichiarato Brian Krzanich, CEO di Intel. "Abbiamo ottenuto il nostro miglior fatturato e solidi profitti nel terzo trimestre. Continueremo ad impegnarci al massimo, ma i risultati raggiunti ci danno la certezza che stiamo mettendo in pratica con successo la strategia di estendere i nostri prodotti ad una vasta gamma di nuovi ed interessanti mercati".

I numeri parlano chiaro: Intel riesce a sfruttare egregiamente i mercati in cui ha consolidato la propria presenza nel corso degli anni, tuttavia fatica maggiormente ad imporsi in quei mercati in cui la concorrenza è più forte e radicata. La divisione mobile, responsabile anche della vendita e della distribuzione di microchip per smartphone e tablet, è in forte perdita, anche se in proporzioni leggermente inferiori rispetto al trimestre precedente.

Si tratta di risultati in linea con le aspettative, che Intel aveva già preventivato prima del rilascio del rapporto finanziario. In paragone allo stesso periodo dello scorso anno fiscale, il fatturato della società è in crescita di 600 milioni di dollari, mentre gli utili vantano un aumento del 19%, in larga parte per via degli ottimi risultati fatti registrare dalla divisione PC.


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Synology DS415+: NAS a 4 dischi per la piccola e media impresa

Le necessità di archiviazione dei dati e di backup di rete in una piccola e media azienda possono spesso venir gestite dall'integrazione, nella infrastruttura di rete, di un NAS dotato di un adeguato numero di hard disk. Grazie alla disponibilità di modelli da 6 Terabytes di capacità non è difficile raggiungere capienze massime molto elevate anche servendosi di NAS con 4 cassettini, riducendo l'ingombro e diminuendo il numero di dischi potenzialmente oggetto di guasti rispetto a modelli a 6 oppure 8 bay.

Synology DS415+ è un prodotto destinato proprio all'utilizzo all'interno dell'infrastruttura di rete di una piccola-media azienda, una delle tante presenti nel nostro circuito produttivo nazionale, forte del supporto alle tecniche di crittografia dei dati con le quali si rende ancor più sicuro il loro salvataggio e la protezione da accessi non autorizzati. Grazie all'engine di crittografia AES-NI la protezione addizionale dei dati avviene senza evidenti impatti sulle prestazioni velocistiche: Synology dichiara dati di 228 MB/s e 233 MB/s per lettura e scrittura sequenziali, valori che scendono a 232 MB/s e 206 MB/s quando viene abilitato il trasferimento crittografato dei file.

La crittografia AES 256-bit opera a livello di condivisione dei file, onde evitare tentativi di accesso non autorizzato ai files. Una cartella condivisa che sia stata crittografata non può venir utilizzata da utenti che siano sprovvisti della chiave di crittografia anche nel momento in cui la cartella venga spostata dal NAS ad un proprio dispositivo. E' inoltre possibile abilitare una verifica a due passaggi, che abilita l'invio su dispositivo mobile di una seconda chiave di accesso a 6 cifre utilizzabile una sola volta così da aumentare ulteriormente la sicurezza di quanto viene crittografato.

Il target della piccola e media impresa è in DS415+ rimarcato dalla certificazione per vari ambienti di virtualizzazione, come VMware, Citrix e Microsoft Hyper-V. Le tradizionali operazioni di backup dei dati contenuti nei vari PC presenti nella rete possono venir gestite con il servizio di backup in ambiente Windows o con Time Machine servendosi di sistemi Apple Mac. Accanto a queste forme tradizionali è possibile eseguire backup dei dati e delle applicazioni da DS415+ ad altra DiskStation Synology, a un server rsync, a una unità esterna collegata via USB o eSATA oppure ancora servendosi di un servizio di storage cloud. La tecnologia Synology High Availability permette inoltre di collegare in rete due NAD DS415+ identici in modo che uno operi come master, lasciando al secondo la funzione di replica che interviene a operare nel momento in cui il NAS principale dovesse avere un malfunzionamento di qualche tipo.

Le caratteristiche tecniche di DS415+ prevedono 4 cassettini per hard disk da 3 pollici e 1/2, compatibili anche con meccaniche da 2 pollici e 1/2 e ovviamente con SSD di identico form factor, per una capacità massima raw di 24 Terabytes ottenuta utilizzando 4 hard disk da 6 TB ciascuno senza alcun tipo di configurazione Raid. Synology, a questo indirizzo, fornisce una guida agli hard disk compatibili con i propri NAS a seconda del numero di bay; per DS 415+ i modelli da 6 TB certificati sono al momento quelli Western Digital WD60EFRX - 68MYMN1 e Seagate ST6000NM0024 - 1HT17Z.

Le modalità Raid a disposizione sono quelle 0, 1,5, 6 e 10 a seconda delle preferenze tra spazio di archiviazione, prestazioni velocistiche e ridondanza dei dati scelga l'utente. Non manca ovviamente la possibilità di utilizzare configurazioni JBOD (just a bunch of disks) e il Synology Hybrid Raid, un sistema di gestione dei dischi proprietario di Synology che permette di bilanciare capacità a ridondanza dei dati e che viene dall'azienda consigliato a quegli utenti che non conoscono, o non vogliono approfondire, le differenti modalità di configurazione di uan catena Raid. Il principio di funzionamento di Synology Hybrid Raid permette inoltre di gestire al meglio tutta la capienza a disposizione quando sono installati nel NAS dischi di capacità differente, mentre in una catena Raid lo spazio su un hard disk che eccede la dimensione dell'hard disk più piccolo nella catena rimane inutilizzato.

Cuore di questo NAS è un processore Intel Atom con architettura quad core, caratterizzato da una frequenza di clock di 2,4 GHz e memoria di sisytema di 2 Gbytes di tipo DDR3. Le due schede di rete Gigabit presenti nel pannello posteriore, di tipo failover e dotate di supporto a link aggregation per operare in parallelo, si affiancano a due connessioni USB 3.0 e una USB 2.0 (quest'ultima nel pannello frontale), mentre per il collegamento di un hard disk esterno è presente quale opzione anche un connettore eSATA.

La costruzione ricalca quella di altri NAS Synology di simile posizionamento sul mercato: i cassettini sono coperti da un guscio plastico inserito a pressione, tali da non richiedere alcun tipo di utensile per venir estratti dallo chassis. La parte posteriore vede accanto alle porte le due ventole di estrazione dell'aria calda, dal diametro di 92 millimetri ciascuna e caratterizzate da una buona silenziosità nel funzionamento.

Un design di questo tipo semplifica la procedura di installazione e configurazione, ma non fornisce alcun tipo di protezione dall'estrazione di uno dei dischi da personale non autorizzato. Se in ambiente domestico questo non rappresenta in genere un problema diverso è il discorso in ambito aziendale, dove un prodotto di questo tipo è meglio custodito all'interno di un armadio rack da parete.

Il sistema operativo Synology Disk Station è il cuore operativo di DS415+, al pari del resto di quanto proposto dagli altri NAS dell'azienda taiwanese. Oltre alle tradizionali funzionalità di gestione tipiche di un dispositivo NAS Disk Station permette di scaricare una serie di App, con le quali fornire a DS415+ una serie di funzionalità specifiche. Questo tipo di approccio è comune alle varie aziende impegnate nel settore dei NAS, per quanto le singole App siano compatibili solo tra dispositivi dello stesso produttoree sistema operativo, ed è una via molto pratica per arricchire le funzionalità del proprio NAS oltre a quelle tradizionali di backup.

Un prodotto senza fronzoli che bada alla sostanza, in grado grazie ai 4 cassettini di far fronte alle esigenze di archiviazione della maggior parte delle piccole e medie aziende e che grazie al ricco corredo di App accessorie si può adattare con flessibilità a scenari di uso che vadano oltre il backup e la condivisione dei files.


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IndieCade 2014: tutti gli Oscar dei videogame indie

Gli IndieCade 2014, il festival delle produzioni indipendenti, si è concluso e sono stati assegnati i premi per le diverse categorie della manifestazione.
Hack 'n' Slash si porta a casa il primo premio, conquistando il Grand Jury Award e battendo diversi agguerriti candidati.

Altri notabili vincitori sono Close Your che si è aggiudicato il Developer Choice Award: il titolo di Goodbye World Games mette i giocatori nella coscienza di un personaggio che sta lottando con la perdita di memoria e perde ricordi. Sunder ha portato a casa l'Audience Choice Award: unico titolo di Digipen Team Mocha è un platform co-op in cui ogni giocatore indossa occhiali che filtrano i colori, dunque vede un mondo diverso ed è necessario cooperare per risolvere i puzzle. Infine, Keep Talking and Nobody Explodes, basato su Oculus Rift, ha portato a casa il Media Choice Award: la stampa presente è stata impressionata dalla natura co-op del gioco, che richiede una persona per disarmare una bomba all'interno della realtà virtuale, e un partner nel mondo esterno che gli fornisca le istruzioni.

Questo l'elenco completo dei vincitori:

The Grand Jury Award
Hack 'N' Slash [PC, Mac, Linux]
Double Fine Productions

The Visual Design Award
Framed [iOS, PC, Mac]
Loveshack

The Audio Design Award
FRACT OSC [PC, Mac]
Phosfiend Systems

The Game Design Award
Grow: The Organic Building Game
CricKeT Games

The Story/World Design Award
Ice-bound [iPad & printed book]
Down to the Wire

The Technology Award
Choice Chamber [PC, Mac]
Studio Bean

The Impact Award
Use of Force [Virtual Reality Installation]
Emblematic Group

The Interaction Award
Soulfill [iOS]
Little Wins LLC

The Special Recognition Award
N++ [PlayStation 4]
Metanet Software Inc.

The Audience Choice Award
Sunder [PlayStation 4]
Digipen Team Mocha

The Developer Choice Award
Close Your [PC]
Goodbye World Games

The Media Choice Award
Keep Talking and Nobody Explodes [PC]
Keep Talking Team

La cerimonia ha anche celebrato Alex Rigopulos, il co-fondatore e CCO di Harmonix, con l'IndieCade 2014 Trailblazer Award per i suoi anni di lavoro.


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Zoner Photo Studio 16 Free

Written By Unknown on Rabu, 08 Oktober 2014 | 23.15

scheda aggiornata 2 ore fa

Zoner Photo Studio 13 Free mette a disposizione un completo set di strumenti per catalogare, editare e condividere i propri scatti. Pur essendo un software gratuito offre validi strumenti adatti al principiante o a chi ha poco tempo da dedicare alla post produzione.


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EVGA PrecisionX

scheda aggiornata 3 ore fa

Questa utility permette di intervenire manualmente sui parametri di funzionamento delle schede video EVGA basate su GPU NVIDIA GeForce delle serie 6, 7, 8, 9, 200 e 400.

Queste le note fornite dal produttore:

Features:

  • Independent or Synchronous control for fan and clock settings in a multi-GPU system
  • Allows up to 10 profiles, and ability to assign hotkeys to these profiles to allow in-game
  • Ability to view temperatures in the system tray
  • Core/Shader Clock Link/Unlink capability
  • Fan Speed manual or auto adjustment
  • Real-Time on-screen display support for ingame temp, framerate, and clock monitoring
  • Logitech Keyboard LCD Display support
  • In-app temp/clockspeed monitoring of GPU's
  • Information button shows device, driver, memory size, BIOS Revision and SLI mode
  • Ability to choose different skins, and make your own!
  • Now you can save screenshots from your favorite games!

System requirements:

  • Windows XP32/64 or Vista32/64
  • EVGA 6, 7, 8, 9 or GTX 200 series graphics card
  • Forceware 96.xx or higher drivers

Queste le note fornite a corredo con la versione più recente:

  • Add DPI scaling in Windows 8.1
  • Hide server icon in system tray when OSD is turned off
  • Changed text color for OSD in system tray and keyboard LCD
  • Remove hotkey Ctrl + 0-9 to resolve game conflict settings
  • Allow different installation paths

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Fastweb in vendita. Swisscom valuta la cessione a Vodafone per 5 miliardi

Sta circolando da alcune ore una notizia non ancora ufficializzata dalle società coinvolte. Fastweb, l'operatore alla base della rete in fibra più diffusa in Italia, sembrerebbe in vendita alla cifra di 5 miliardi di euro. Ad essere interessata all'offerta ci sarebbe Vodafone, secondo alcune voci, che avrebbe tenuto nel mirino l'operatore telefonico italiano nel corso degli ultimi anni.

Secondo le indiscrezioni, Swisscom sarebbe in trattativa con UBS, storico consulente di Vodafone, per imbastire una base su cui effettuare gli accordi per la vendita privata. Contattate da Reuters, Swisscom, Fastweb e Vodafone si sono rifiutate di commentare le novità, così come la stessa UBS.

Swisscom aveva comprato la milanese Fastweb ad un valore di mercato di 4,2 miliardi di euro nel 2007 e da allora si è sempre opposta all'idea di vendere l'azienda dell'operatore telefonico italiano, pioniere nelle tecnologie in fibra ottica per la connettività ad internet nel Bel Paese. Nata nel 1999, Fastweb era nei primi tempi un provider internet alternativo per il solo comune di Milano.

Ad oggi la società copre il 27% della popolazione italiana e punta di raggiungere 7,5 milioni di abitazioni dello Stivale entro la fine del 2016. L'acquisizione da parte di Vodafone potrebbe fare parte dei piani interni della società per lo sviluppo e l'espansione della fibra ottica in Italia, entrando in netta competizione con Telecom Italia, operatore numero uno su reti fisse.

Altre fonti consultate da Reuters si pongono in contrasto con quanto trapelato nelle ultime ore e sostengono che Vodafone non sia interessata ad acquisire Fastweb alla cifra sopra menzionata. Lo stesso Aldo Bisio, responsabile della divisione italiana di Vodafone ha dichiarato di recente che "non vi sono le condizioni" da ambo le parti per pensare ad un possibile accordo fra le due società.

Che Vodafone sia interessata alla fibra ottica e alle tecnologie Ultra Broadband anche per le reti fisse è tuttavia palese. Di recente ha annunciato il lancio della fibra ottica a 300Mbps nella città di Milano e Fastweb sarebbe un acquisto più che mirato per mettere a segno l'obiettivo di interconnettere l'Italia con le reti più veloci disponibili sulla piazza. E sarebbe pure ora, considerato lo stato della "nostra" internet.


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OneNote entra in classe con nuove opzioni per gli insegnanti

Le funzionalità di OneNote e di Office 365 possono essere comodamente estese anche all'ambito didattico: Microsoft ha sviluppato OneNote Class Notebook Creator, un'apposita app in grado di creare tutto il necessario per gestire le lezioni in aula in modo virtuale. L'insegnante può infatti creare un notebook diviso in tre differenti sezioni rendendole disponibili ai propri utenti.

Una sezione è dedicata alla condivisione e collaborazione, un'altra area rende disponibili documenti e risorse aggiuntive. La terza area riguarda i notebook dei differenti studenti ai quali l'insegnate potrà accedere per controllare il lavoro svolto.


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Twitter porta in tribunale FBI e Dipartimento di Stato sul tema della libertà di parola

L'onda lunga alzata da Snowden non si placa e continua a travolgere moltissime realtà online, messe in imbarazzo dopo lo scandalo Datagate. Ricordiamo brevemente che dalle carte trafugate e rese pubbliche da Snowden è emerso un quadro abbastanza chiaro sul controllo che diversi enti USA hanno e continuano ad avere su dati personali, conversazioni private e via dicendo nell'ottica delle azioni antiterrorismo o in ogni caso tutto ciò che può mettere in pericolo la sicurezza nazionale.

Non solo: enti come il Dipartimento di Stato USA hanno piena di libertà di chiedere e ottenere informazioni da realtà come Facebook, Twitter, Apple Google e via dicendo, laddove qualsiasi altro ente si sarebbe trovato di fronte a un netto rifiuto. Quando sono emerse queste informazioni molte persone si sono sentite in qualche modo tradite, facendo nascere ben presto la consapevolezza dell'esistenza di una privacy non certo blindata ma diversamente accessibile.

A prescindere dalle finalità, quindi, il quadro che è emerso ha causato non pochi imbarazzi a chi ha sempre professato l'estrema attenzione per la segretezza dei dati personali legati agli account, costretti bene o male a collaborare con le autorità. Ulteriore scandalo è stato causato dalla rozza e grossolana modalità di raccolta dati da parte della NSA, che di fatto sceglieva in un secondo momento eventuali individualità sospette, archiviando però, non si sa come e dove e per quanto, un'enorme quantità di dati del flusso ordinario che viaggia nel web.

Fino ad oggi molte delle aziende hanno aperto un dialogo con le autorità, al fine di uscire dall'empasse in modo non certo elegante, ma sicuramente più tollerabile e digeribile per l'utente comune. Il risultato si concretizza in dichiarazioni a proposito di una maggior attenzione nella raccolta dati, ma tutto sommato vi è ancora una coltre di fumo sulle attività degli enti di sorveglianza speciale. A Twitter questo non basta e porterà davanti al giudice della California nientemeno che l'FBI e il Dipartimento di Stato (a questo link trovate la querela), verso le quali muove accuse molto pesanti, ovvero di violare nientemeno che il primo emendamento della costituzione USA, quello che tutela sopra ogni cosa la libertà di parola ed espressione.

Perché Twitter si arrabbia tanto? Semplice: da quanto è emerso, l'azienda si trova con le mani legate quando deve rispondere a domande specifiche sull'argomento privacy da parte dei propri utenti. Detto in parole povere: se un utente chiede come e in che misura Twitter collabora con le autorità, esistono risposte concordate con le autorità volutamente fumose e vaghe, e non è possibile rispondere con la verità. Secondo i legali di Twitter viene posto un limite alla libertà di parola ed espressione, motivo per cui sarà una giuria a decidere chi ha ragione e chi no.

Come tutti avranno capito, in campo ci sono i massimi sistemi e argomenti davvero complessi che difficilmente potranno risolversi con una sentenza netta e chiara. Se da una parte sono comprensibili le ragioni di Twitter, stanca di dare risposte vaghe a chi chiede maggiori informazioni, dall'altra c'è la sicurezza nazionale e l'antiterrorismo, che ha ottime motivazioni per avere un certo vantaggio sui potenziali pericoli che attraversano la nazione e non solo, specie negli ultimi tempi in cui le contrapposizioni a livello globale sono state oggetto di inasprimento.

A prescindere da come finirà, l'azienda di San Francisco è come se avesse tweetato il proprio messaggio: non vi possiamo dire tutto, non dateci la colpa. Seguiremo da vicino le varie fasi del processo, le cui evoluzioni si avranno in un periodo in cui molti colossi, come Apple e Google, hanno adottato o adotteranno contromisure estreme rilasciando sistemi operativi e servizi dalla cifratura praticamente inespugnabile, eliminando il problema alla radice. O almeno così ci dicono.


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Counter-Strike: su Steam uno spin off free-to-play con gli zombi

Un nuovo capitolo di Counter-Strike con gli zombi come personaggi giocabili è stato rilasciato tramite Steam. Counter-Strike Nexon: Zombies è infatti il risultato di una partnership tra Valve e il produttore coreano Nexon. È basato su Counter-Strike Online della stessa Nexon, ma aggiunge una fazione di zombi che si va a sommare alle esistenti fazioni di terroristi e controterroristi, con varianti maschi e femmine.

Counter-Strike Nexon: Zombies

Counter-Strike Nexon: Zombies si può scaricare da questo indirizzo e, secondo la descrizione ufficiale, "include contenuti dell'originale Counter-Strike insieme a nuove modalità di gioco, mappe, armi e orde di zombi".

L'accordo tra Valve e Nexon risale al 2007, quando i due produttori hanno avviato un progetto volto a fornire al pubblico di giocatori asiatico una variante di Counter-Strike che potesse aderire ai loro gusti.

Da quell'accordo nacque Counter-Strike Online, un titolo indirizzato specificamente ai giocatori di Corea del Sud, Giappone, Taiwan e Cina.


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Garmin 920XT: molte novità nel nuovo sportwatch per il triatleta

Written By Unknown on Rabu, 01 Oktober 2014 | 23.15

Era atteso da tempo da parte degli appassionati di triathlon lo sportwatch che prenderà il posto del modello 910XT nella gamma di soluzioni multisport di Garmin. Quest'oggi l'azienda americana annuncia ufficialmente Garmin Forerunner 920XT, orologio che è possibile da subito ordinare ma che presumibilmente giungerà sul mercato in volumi solo a partire dal mese di Novembre. Prezzi da top di gamma: 449,00 dollari per lo sportwatch e 499,00 dollari, tasse escluse, per la versione abbinata alla fascia cardio HRM-Run. Manca una conferma ufficiale ma è presumibile che questi listini si tradurranno in prezzi di 449,00€ e 499,00€ IVA inclusa nel nostro mercato.

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Garmin 920XT parte quale base dalle caratteristiche tecniche del modello 910XT, arricchito di tutte le più recenti funzionalità avanzate che Garmin ha abbinato ai propri più recenti prodotti per la corsa e il ciclismo, rispettivamente Garmin ForeRunner 620 e Garmin Edge 1000. Trovano quindi spazio molte nuove funzioni che per la prima volta sono presenti in uno sportwatch Garmin specificamente dedicato al triathlon (eccezion fatta per Fenix 2, modello adatto sia al triathlon sia al trail running).

  • supporto Bluetooth Smart e WiFi, per poter collegare 920XT ad una rete WiFi oppure al proprio smartphone così da scaricare i risultati dei propri allenamenti senza dover collegare il tutto ad un PC;
  • funzione di live tracking, in abbinamento obbligatorio ad uno smartphone, grazie alla quale è possibile inviare in tempo reale la propria sessione di attività o gara così che venga visualizzata su Garmin Connect da terzi;
  • Smart Notifications, funzionalità che invia al display di 920XT messaggi SMS, email e messaggi push provenienti dal proprio smartphone;
  • possibilità di creare App e widgets attraverso Connect IQ, funzionalità che al momento è supportata unicamente da 920XT;
  • funzionalità di Running Dynamics (oscillazione verticale, tempo di contatto al suolo e cadenza);
  • Recovery Advisor, Recovery Time e Race Predictor: funzionalità che indicano il tempo richiesto per la ripresa a seguito di un'attività e che stimano, in funzione del VO2 Max calcolato dallo sportwatch, quali siano i tempi di riferimento migliori teorici per alcune distanze di riferimento;
  • stima del VO2 Max anche per le attività di ciclismo, oltre che per quelle di corsa;
  • modalità UltraTac, che riduce il numero di campioni del segnale GPS registrati ogni minuto così da ottenere un'autonomia che arriva sino a 40 ore durante la registrazione di dati (questa modalità non interferisce sul numero di misurazioni eseguite al minuto dai sensori ANT+ eventualmente collegati allo sportwatch);
  • integrazione di GLONASS, per incrementare la precisione del segnale GPS;
  • supporto per il controllo della action camera Garmin VIRB;
  • funzionalità metronomo, grazie alla quale lo sportwatch emette un segnale alla stregua di un metronomo per dare una cadenza fissa nel tempo (utile per affinare una tecnica di corsa regolare, o una cadenza di pedalata che sia sempre predefinita);
  • possibilità di eseguire allenamenti che prevedano una corsa contro precedenti sessioni eseguite dall'utente o contro attività di terzi che sono state scaricate sul proprio sportwatch.

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Non solo questo, in quanto Garmin 920XT può essere utilizzato anche quale strumento per il daily activity tracking al pari di uno dei braccialetti che molto successo hanno raccolto sul mercato nel corso degli ultimi 2 anni. Nello specifico ritroviamo in questo sportwatch quanto sviluppato da Garmin per i propri prodotti VivoFIT e VivoSmart, pertanto è possibile utilizzare 920XT non solo per tracciare l'andamento delle proprie differenti attività sportive ma anche utilizzarlo quale strumento che verifica quanto nel corso della nostra giornata ci siamo tenuti in forma durante l'esecuzione delle nostre attività ordinarie.

Garmin ha inoltre introdotto la possibilità di utilizzare 920XT come un tradizionale orologio; in questo caso l'autonomia con una ricarica è pari a 4 mesi stando a quanto dichiarato da Garmin. Abilitando le funzionalità di activity monitor, trasformando quindi 920XT in un braccialetto per il fitness, l'autonomia di funzionamento raggiunge i 30 giorni. Utilizzando 920XT per registrare tradizionali attività con segnale GPS campionato ogni secondo l'autonomia dichiarata raggiunge le 24 ore, un dato ben più elevato di quanto ottenibile con 910XT, ferma restando la possibilità di abilitare la modalità UltraTac e giungere sino a 40 ore di autonomia di registrazione.

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Sul sito Garmin è presente, a questo indirizzo, la scheda tecnica approfondita di Forerunner 920XT alla quale rimandiamo per ulteriori approfondimenti, in attesa di poter provare sul campo questo nuovo e molto interessante sportwatch.


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Jeans con tasche più larghe: i marchi di moda rispondono così ad iPhone 6 Plus

Con un display da 5,5", e cornici non proprio da primato, iPhone 6 Plus ha dimensioni sensibilmente superiori rispetto alla media del settore. È così grande che fa fatica ad introdursi agevolmente nelle tasche di alcuni utenti, provocando uno dei casi più incresciosi nella storia di Apple, noto al secolo come bendgate.

Jeans, phablet, tablet
Fonte: TUAW

Complice la delicatezza della scocca in alluminio unibody, e presunti difetti in fase di produzione, alcuni iPhone 6 Plus si sono piegati semplicemente nelle tasche dei possessori. Un fenomeno arginato a sole poche unità, secondo Apple, ma che in verità si sta diffondendo a macchia d'olio online, su YouTube, ma anche su Instagram.

Sembra paradossale ma la soluzione potrebbe non giungere da Apple, ma da alcune firme del settore della moda: "Stiamo discutendo con il team di sviluppo prodotti sulla tecnologia in generale, e come i nostri vestiti possano essere compatibili con le nuove esigenze dell'utente. Le tasche dei jeans sono fra i protagonisti delle discussioni", sono le parole di Uniqlo per Quartz.

Mashable ha invece contattato ben cinque marchi di moda che sembrano voler rivedere le proprie strategie di mercato in vista della nuova ondata di phablet dei prossimi anni. Riportiamo di seguito quanto rivelato dalle diverse società.

American Eagle: "Attualmente le tasche dei nostri uomini riescono già ad ospitare i telefoni più grandi, fra cui iPhone 6 (e 6 Plus). Quelle delle donne sono ancora in corso di valutazione".

L.L Bean: "All'interno di alcune linee di prodotto, come ad esempio l'abbigliamento cargo/utility, noi utilizziamo iPhone e smartphone Samsung nelle nostre sessioni di prova per garantire che le tasche siano grandi abbastanza per ospitare anche i modelli più grandi. L'iPhone 6 dovrebbe entrare facilmente nelle tasche ormai".

J.Crew: "Durante tutto il processo di progettazione, proviamo a considerare ogni aspetto del modo in cui i nostri clienti vivono la loro vita, ed il cangiante mondo della tecnologia mobile non fa eccezione. Pensiamo a tutti questi dettagli, come nuovi accessori tecnologici per il nuovo iPhone 6 o tasche interne speciali per portarsi dietro le varie generazioni di iPad o tablet generici".

Lee: "È qualcosa che consideriamo da tempo, in termini di funzionalità per i nostri capi. Naturalmente, facciamo sempre in modo di creare qualcosa di positivo per il cliente... ma pensiamo anche a come questo indossa il capo, in quale occasione lo indossa e di cosa ha bisogno affinché il capo stesso lo aiuti nella vita di tutti i giorni".

Levi's: "Senza rivolgerci nello specifico ad iPhone 6, il nostro mantra, come Steve Jobs, sarà sempre quello di progettare prodotti che rendono la vita degli utenti un po' migliore".

Insomma, i più eminenti marchi di moda internazionale seguono il mondo tecnologico per realizzare prodotti che si adattino efficacemente alle mutevoli esigenze dell'utente medio, fra cui quelle più prettamente tecnologiche. E non potrebbe essere diversamente considerando l'enorme portata del fenomeno smartphone, in cui i modelli diventano di generazione in generazione sempre più ampi.


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AdwCleaner

scheda aggiornata 1 ora fa

AdwCleaner è un comodo tool da utilizzare per la pulizia del proprio PC: è in grado di individuare Adware, Toolbar, PUP (Potentially Unwanted Programs), Hijackers e problemi simili. Può funzionare come semplice strumento per la ricerca oppure è anche in grado di effettuare la rimozione del componente indesiderato


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Nero 2015

scheda aggiornata 2 ore fa

Versione 16.0.03000 del famoso software di masterizzazione Nero 2015, con supporto alle funzionalità di overburning e masterizzazione DVD. Può essere utilizzata per 15 giorni dopo l'installazione.
Richiede di ottenere un codice seriale per l'attivazione del periodo di test di 15 giorni direttamente dal sito del produttore.


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Galaxy Note 4: Samsung annuncia le date di rilascio in Italia e nel mondo

Galaxy Note 4 è stato annunciato durante i primi giorni di settembre ed è arrivato nel mercato sudcoreano solamente pochi giorni fa. Samsung ha fatto sapere che ha organizzato una serie di eventi lancio in tutto il mondo per ufficializzare l'arrivo del phablet nei relativi paesi. L'S Carpet italiano, così si chiamerà l'evento, sarà il prossimo 24 ottobre.

Samsung Galaxy Note 4, lancio in Italia e nel mondo

Galaxy Note 4 è un vero e proprio gioiello dal punto di vista tecnico: il SoC è un quad-core Qualcomm Snapdragon 805 da 2,7GHz con 3GB di RAM, alimentato da una batteria da 3.220mAh. Il tutto viene integrato all'interno di uno chassis spesso 8,5mm e pesante 176g, con una superficie di 153,5 x 78,6 mm, dovuta principalmente alle generose dimensioni del display.

L'unità scelta da Samsung è un SuperAMOLED Quad HD da 5,7" che, a detta di DisplayMate, non ha eguali sul mercato mobile dal punto di vista qualitativo. Non mancheranno naturalmente le parecchie funzionalità software offerte dalla S-Pen, con nuove applicazioni proprietarie che completano quelle già presenti nelle generazioni passate.

Di notevole rilievo anche il comparto fotografico, con un sensore da 16 megapixel per il modulo posteriore e da 3,7 megapixel con apertura di diaframma f/1.9 per la fotocamera frontale. Presente anche una modalità di ricarica rapida, che consente di arrivare dallo 0 al 50% solamente in mezzora. Samsung promette anche un'autonomia operativa superiore rispetto a Note 3, nonostante l'uso di un display più definito.

L'evento di lancio S Carpet dovrebbe stabilire l'arrivo sul mercato del nuovo Samsung Galaxy Note 4 anche in Italia, che avverrà probabilmente il prossimo 24 ottobre.


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Acquisti in pochi secondi dallo smartphone? Ecco PowaTag!

Lo scorso 5 marzo Powa Technologies ha presentato a New York PowaTag, il nuovo servizio pensato per il commercio retail che consentirà ai consumatori di concludere i propri acquisti tramite smartphone direttamente in negozio, sulle piattaforme online e attraverso le pubblicità su giornali, radio e tv. Ad oggi sono oltre i 800 marchi a livello globale, tra cui Universal Music e Carrefour, che hanno scelto PowaTag come soluzione di instant mobile commerce e geolocalizzazione Bluetooth grazie alla quale Powatag promette di incrementare il coinvolgimento del consumatore nel processo d'acquisto. La tecnologia ibrida alla base di PowaTag consentirà infatti ai consumatori di acquistare oggetti da qualsiasi mezzo pubblicitario, sia esso una superficie, uno schermo o anche una fonte audio grazie a una semplice scansione via smartphone. Inoltre, PowaTag permette anche ai luoghi fisici di essere trasformati in ambienti di navigazione ricchi di dati con cui interagire. Gli acquirenti potranno, per esempio, ricevere messaggi contenenti le offerte speciali. Allo stesso tempo, i retailer conosceranno in tempo reale le abitudini di acquisto dei clienti subito dopo che questi saranno entrati in negozio. Di seguito vi proponiamo l'estratto di una intervista a Dan Wagner, CEO di Powa, che ci spiega meglio il funzionamento e le caratteristiche di PowaTag.

Mettiamo il caso di parlare con qualcuno che non ha mai sentito parlare di Powa Tag. Come funziona la vostra applicazione?

Powa Tag è una app di e-commerce che permette ai clienti di effettuare degli acquisti in ogni momento e ovunque si trovino semplicemente scannerizzando le tag presenti su prodotti, cartelloni pubblicitari o addirittura tag audio. Gli utenti possono completare un acquisto in soli tre secondi, e i prodotto acquistati saranno recapitati direttamente all'indirizzo reinserito o resi disponibili per un ritiro presso uno dei negozi più vicini a casa.
La soluzione combina una serie di tecnologie differenti in una unica piattaforma. Le scansioni sono completate utilizzando la fotocamera o il microfono dello smartphone e sistemi consolidati come QR codes, java script, iBeacons, Tag NFC, o audio-tag inseriti al termine di spot pubblicitari. Allo stesso tempo, l'acquisto e la consegna sono facilitati dalle informazioni riguardanti le carte di credito e gli indirizzi di spedizione inseriti in fase di registrazione. Tutti i dati sensibili degli utenti sono conservati non all'interno del dispositivo ma stipati separatamente in una struttura sicura rispondente alle specifiche PCI Level 1.
Oltre a questo, i tag possono essere distribuiti dai commercianti in posizioni strategiche all'interno del negozio e offrono l'esclusiva opportunità di comprendere in quale modo i consumatori spendono il loro tempo all'interno del negozio stesso. In questo modo possono essere studiate nuove strategie di comunicazione visiva interna, come anche una differente e maggiormente strategica posizione dei prodotti all'interno del locale.

Quale è il modello di business alla base di questo tipo di applicazione?

Il successo nell'innovazione, nella tecnologia come in ogni altro campo, sta tutto nell'identificare e soddisfare una domanda. Lanciare un nuovo tipo di mercato può essere un ottimo metodo per raggiungere questo obiettivo, poiché posiziona la propria soluzione come unica e innovativa e non come solamente un "ci sono anche io" in un mercato già esistente.
Con Powa Tag abbiamo identificato il desiderio dei consumatori di raggiungere un maggiore livello di libertà e di controllo della propria esperienza di acquisto. Allo stesso modo i venditori cercano da tempo un modo per combinare l'e-commerce con lo shopping di strada.
Questo è il motivo per il quale gli investitori hanno sostenuto Powa; hanno visto in questo modello di business il potenziale necessario a diventare un leader innovatore nel mercato globale.

Che tipo di utenti possono essere interessati ad utilizzare una applicazione come PowaTag?

PowaTag cambia il modo di vedere lo shopping da parte dei consumatori portando una nuova e totale libertà, permettendo ad essi di effettuare acquisti istantaneamente ovunque e in qualsiasi momento lo desiderano. Il tutto con una facilità e una convenienza senza precedenti. I rivenditori saranno poi in grado di capitalizzare grazie a queste nuove caratteristiche ottimizzando il proprio store e la propria pubblicità in modo da fornire un accesso veloce e mirato per un acquisto istantaneo. Analizzando poi la gestione e il feedback ricevuto dai diversi tag, i rivenditori saranno in grado di determinare il migliore posizionamento per i propri prodotti e nuove attività di pubblicizzazione.


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Hacker condannati per violazione dei sistemi informatici di aziende videoludiche ed esercito Usa

I quattro hacker avrebbero violato alcuni server appartenenti a Microsoft, Valve, Epic Games e Zombie Studios, e si sarebbero impossessati del codice sorgente di alcuni videogiochi come Call of Duty Modern Warfare 3 e Gears of War 3. Lo fa sapere il Dipartimento di Giustizia americano.

Dopo aver violato la sicurezza dei server, gli hacker avrebbero scaricato "software mai commercializzato, codici sorgente, segreti commerciali, contenuti protetti dal diritto d'autore e altre informazioni riservate".

Il gruppo si sarebbe impossessato anche di informazioni di proprietà dell'esercito degli Stati Uniti, rubando software relativo al programma di addestramento militare con gli elicotteri. Alla base delle azioni del gruppo di hacker c'era la volontà di rivendere il software così trafugato, visto che il Dipartimento di Giustizia ha già sequestrato 620 mila dollari ottenuti tramite attività legate a questa refurtiva.

Gli hacker incriminati sono Nathan Leroux, di 20 anni, di Bowie, Maryland; Sanadodeh Nesheiwat, di 28 anni, di Washington, New Jersey; David Pokora, 22 anni, di Mississauga, Ontario, Canada; e Austin Alcala, 18 anni, di McCordsville, Indiana. Sono accusati di "furto di identità aggravato, accesso non autorizzato a sistemi informatici e violazione del copyright". Pokora e Nesheiwat si sono già dichiarati colpevoli e per loro la condanna definitiva arriverà il 13 gennaio 2015.

Pokora, inoltre, è il primo straniero condannato negli Stati Uniti per violazione informatica. "Le condanne di oggi dimostrano l'impegno nella protezione delle proprietà intellettuali, a prescindere dal fatto che l'azione di hacking sia praticata dagli Usa o dall'estero", ha detto l'assistente procuratore generale Leslie R. Caldwell della divisione criminale del Dipartimento di Giustizia.

Sarebbe coinvolto anche un cittadino australiano condannato dalle autorità della sua nazione per attività legate alle azioni dei quattro hacker. Pare siano state violate informazioni sensibili delle società colpite, ma che i dati sui clienti siano rimasti inalterati.


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